mercoledì 20 gennaio 2016

Non rompeteci i sogni!


Mi ritrovo di nuovo a parlare di morale e crisi di valori: la cosa mi colpisce troppo da vicino, non posso tacere.
Sono stanca di ragazzine che tentano il suicidio perché vittime di bullismo, che definirei terrorismo psicologico e fisico, altro che "ragazzate", come tendono a sminuire di solito i genitori dei bulli (bulli a loro volta); ma la cosa più abominevole è leggere sul web commenti assurdi del tipo "i ragazzi di oggi sono troppo deboli, non sanno reagire, e il suicidio è la soluzione più semplice".
Innanzitutto, mi fa inorridire il fatto che qualcuno parli del suicidio con tanta leggerezza, quando psicologi e sociologi dopo decenni di studi e trattati sull'argomento non sono ancora riusciti a capire fino in fondo cosa possa spingere una persona a compiere tale gesto, quindi non mi pare proprio che si possa parlare di "una via d'uscita, una soluzione semplice".
Io credo invece che l'aumento esponenziale dei fenomeni di bullismo e di ragazzi che tentano il suicidio sia riconducibile alla crisi di valori che stiamo vivendo: abbiamo tolto ai bambini le fiabe che finiscono con "e vissero felici e contenti", diciamo loro che Babbo Natale non esiste, che non esiste il lieto fine, che non esiste il vero amore, che anche se lotti con tutte le tue forze la vita è dura e se ti calpesta tanto peggio per te: abbiamo tolto loro il futuro, perché gli abbiamo tolto la speranza.
Ed ecco le conseguenze, ecco cosa succede a distruggere i sogni, a definire i buoni sentimenti "fuori moda", a ridere di film come "la banda degli onesti", ritenuti ormai obsoleti e a glorificare un film  Amorale (occhio, non immorale) come Maleficent: oggi onestà, sensibilità, empatia sono diventati difetti, si trova l'alibi al bullo, si è completamente perso il concetto di espiazione e redenzione, senza i quali è impossibile pretendere il perdono. 
Sono convinta che tutto sia collegato in una sorta di "butterfly effect"; datemi pure dell'esagerata, io mi ritengo solo una persona empatica e insofferente di fronte a quelli che tentano di distruggere i sogni altrui solo perché loro ormai ne sono privi.
La conseguenza della mancanza di morale nei film "per ragazzi" è una delle cause del bullismo, ne sono convintissima.
E non venitemi a parlare di sfumature: a meno che non siate stati tutti bambini prodigio, sapete bene che nell'infanzia e nella pubertà tutto è o bianco o nero, le sfumature si imparano pian piano, crescendo. I bambini devono sapere cos'è il bene e cos'è il male,  i genitori e la cerchia parentale dovrebbero cercare di 
"spingerlo" verso il bene, ovviamente; poi crescendo i bambini capiscono che tra bene e male ci sono vari "stadi", ma non si può pretendere che un bambino piccolo ci arrivi subito e da solo.
La disillusione ha preso il posto della speranza, ed io credo che i media non dovrebbero scrollare le spalle, perché tocca ai genitori educare bene i figli: ovvio che la responsabilità principale della condotta di un minore va alla famiglia, ma i media che strumenti danno ai genitori? Come fa un genitore a tutelare in toto un figlio? 
Le armi di mia madre erano le fiabe, ricche di dolore, sofferenza, cattiveria e ingiustizia, ma anche riscatto, forza d'animo, onestà e buoni sentimenti: la fiaba è alla base del percorso evolutivo, non lo dico solo io, basta aprire un qualsiasi libro di pedagogia.
 Le fiabe ci insegnano che la vita è dura, hanno una morale ben precisa, anche troppo severa in certi casi, come fa Collodi in Pinocchio, che è una delle 5 fiabe essenziali per l'evoluzione del bambino, assieme a Peter Pan, Alice nel paese delle meraviglie, il piccolo principe e la storia infinita.  (per approfondimenti cerca: A.Censi - La costruzione sociale dell'infanzia ).
 Chiudo la mia arringa citando Gilbert Keith Chesterton:  “Le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono, i bambini che i draghi esistono lo sanno già, le fiabe insegnano ai bambini che i draghi possono essere sconfitti!”

5 commenti:

  1. Sono d'accordo con te su tutto, ma non insisterei sulla responsabilità dei genitori. È certo che non possano proteggere i figli tutto il tempo, non potevano farlo neanche ai miei tempi, ma sono loro a portare il peso del famoso "buon esempio". Sono loro, per primi, a dover regalare fiabe ai figli come strumenti per affrontare il mondo (quello reale come il virtuale di tv e social media). Ci sono poi i genitori dei bulli, quelli che cascano dal pero e difendono il criminale che hanno (mal)educato anche davanti all'evidenza. Ho un'amica che fa la maestra elementare ed è scoraggiata dalle reazioni di certi genitori quando segnala loro che i figli si comportano male: li difendono, li giustificano davanti alla maestra cattiva che non li lascia esprimere, non li sgridano e non li puniscono. I bulli sono bambini viziati da genitori ignoranti.

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    1. Correzione: togli il "non" dalla prima frase :)

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    2. Concordo con te al cento per cento Simo: purtroppo molti genitori lasciano i figli allo stato brado, e a causa delle "mele marce" sta nascendo un'intolleranza verso i bambini, anche quelli curati e ben educati dai genitori purtroppo. Ho letto un articolo su un blog, di cui non faccio il nome, di una donna che si autodefinisce poco materna pur essendo una MADRE che definiva i bambini dei "nani urlanti e fastidiosi"dai quali non vedeva l'ora di potersi staccare per stare un po' in pace. Quindi mi chiedo in primis cosa abbia spinto questa donna insofferente ad avere dei figlio, e poi mi chiedo quanto tempo dedichi loro: i bambini sanno quando non sono desiderati, e da qui nascono i primi disagi e problemi a relazionarsi al prossimo. In ogni caso, in quanto aspirante scrittrice, non me la sento di "lavarmene le mani": non scriverei mai una fiaba che ritengo diseducativa solo perché "venderei più facilmente". Io continuerò a lottare e a proporre le mie fiabe agli editori, sperando di trovarne uno interessato, perché ciò che eleggiamo da piccolo, lo porteremo con noi per tutta la vita, e stesso discorso vale ovviamente per i film e i cartoni animati. In pratica, io nel mio piccolo tenterò sempre di regalare piccoli sogni, sperando di trovare bambini e genitori che apprezzino i miei sforzi e comprendano i miei intenti. Grazie mille per il tuo commento e per aver letto il mio post, continua a seguirmi!

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