martedì 20 settembre 2016

Shark tale: lo squalo "travestito"


 Due immagini tratte dal film Shark tale: in alto, lo squalo Lenny "travestito" da delfino. 
In basso, Lenny
in una posa "effeminata" con fratello "pesciotto" Frankie.



Navigando in rete, leggo spesso commenti e lamentele riguardo al fatto che non esistano film per bambini con personaggi gay che sfociano in veri e propri appelli alla Disney: vogliamo storie d'amore gay!
Beh, storie d'amore tra protagonisti gay effettivamente non ne abbiamo mai viste, e benché negli USA le unioni tra persone dello stesso sesso siano ormai un legalissimo dato di fatto, dubito che vedremo un film d'animazione con protagonisti omosessuali, almeno nell'immediato futuro. 
Eppure, guardando tra le righe, prestando la massima attenzione ai dettagli e scavando un po' a fondo, credo che un film che affronti molto (ma molto) velatamente il tema dell'omosessualità e della discriminazione in balse alle inclinazioni (anche sessuali) dei "diversi" esista già;
Non è un creatura Disney, ma della  "rivale" Dreamworks:  Shark Tale del 2004.
Per onestà intellettuale, premetto che amo la Dreamworsks tanto quando la Disney, benché i due studi cinematografici abbiano un approccio alla realtà completamente diverso, quasi agli antipodi. Prossimamente mi soffermerò proprio tra le differenze tra questi due adorabili giganti del cinema d'animazione, ma ora torniamo al nocciolo della questione. 
Uno dei protagonisti del film, Lenny è uno squalo vegetariano, tematica affrontata già nel film Disney Alla ricerca di Nemo del 2003, ma in modo completamente differente; nel film Disney infatti, gli squali vegetariani ci vengono proposti come degli obiettori di coscienza, che hanno creato un vero e proprio gruppo di sostegno, molto simile agli alcolisti anonimi, il cui motto è: "I pesci sono amici, non cibo". Il gruppo di sostegno pare sottolineare quanto la scelta degli squali sia nobile ma molto difficile da sostenere, infatti appena lo squalo Bruto sente l'odore del sangue della pesciolina Dori, perde totalmente il controllo e parte all'attacco, in preda ad una vera e propria crisi d'astinenza.
In Shark Tale invece, lo squalo Lenny non  diventa vegetariano per una scelta di vita, anzi lui vorrebbe essere "normale" per far felice suo padre, che è nientemeno che "il Padrino" del Reef (vi sono espliciti riferimenti al film il Padrino di Francis Ford Coppola, 1972).
Lenny sin dalle prime inquadrature è palesemente ed estremamente diverso, anche solo per il suo modo di muoversi ed esprimersi, sempre molto gentile, quasi "effeminato"; inoltre Lenny odia profondamente anche solo l'odore del pesce, non riesce proprio a mandarlo giù, e se la cosa per un semplice squalo può essere un problema, per il figlio del padrino è un vero e proprio dramma!
E così Don Lino, nel vano tentativo di rendere suo figlio "normale", lo affida alle cure del fratello Frankie, un vero e proprio pesciotto con gli attributi, che ha il compito di rendere Lenny un "vero squalo".
Ma le cose non vanno come previsto, anzi, la tragedia è dietro l'angolo: Frankie vuole costringere Lenny a mangiare il pesciolono Oscar, e quando Lenny disobbedisce, Frankie si lancia all'attacco per mostrare al fratellino come si comporta uno squalo, finendo per perdere la vita in un tragico incidente.
Disperato, Lenny scappa di casa alla ricerca di Oscar, che intanto si è preso il merito della morte di Frankie, venendo così soprannominato  Scannasqauli, protettore del Reef
Lenny inizia così una nuova vita assieme al nuovo amico Oscar, al quale sente di raccontare tutta la verità, il suo dramma:
"Nel caso non te ne fossi accorto io sono diverso dagli altri squali..."
"Diverso in cosa?"
 "Rideresti!"
"No, non riderò, hai la mia parola."
"Va bene, te lo dico, io sono vegetariano!" 
- Attimo di pausa in cui Oscar non può fare a meno di ridere sotto ai baffi -
"Tutto qui?"
"Come sarebbe tutto qui? sei il primo pesce al quale lo confido! Sono stanco di dovermi tenere questo segreto! E poi c'è mio padre, lui non mi accetterà mai per quello che sono: che cosa c'è che non va in me?"
"Non c'è niente che non va in te..."
Beh, direi che il dialogo tra i due protagonisti sembra un vero e proprio coming out, ma non è tutto: per essere sicuro di non essere mai ritrovato dal padre, Lenny, con la complicità di Oscar, simula la sua morte, e assume una nuova identità, quella di Sebastian, il delfino smacchia balene;  Shark Tale è quindi il primo film d'animazione in cui uno dei due protagonisti è un travestito.
Quando la pesciolina Angie viene rapita, Oscar ha bisogno dell'aiuto di Lenny per liberarla, ma con che faccia Lenny potrebbe ora presentarsi al padre in quello stato? 
"Non posso entrare lì e dire : ehi ciao papi, guarda, sono un delfino!"
Infatti le cose prendono una pessima piega: nonostante la recita, Don Lino riconosce il figlio.
"Lenny sei tu? sei vivo? credevo di averti perso...Ma che ti sei messo?"
"Ciao Papi..."
"Hai voglia di scherzare? Mi vuoi prendere in giro forse? Ti sei bevuto il cervello? Hai idea di che significa questo? Te la fai con lui che ha ucciso Franky, il sangue del tuo sangue! Non ti devi mai mettere contro la famiglia!"
A questo punto, interviene Oscar, nel tentativo di far ragionare il "Don":
"Ehi Don Lino, non è colpa sua, è una faccenda tra te e me"
"Ma io a te che trinchia ti ho fatto? Prima mi ammazzi Franky e adesso mi trasformi Lenny in un delfino? Sei un pesciotto morto!"
Dopo una rocambolesca fuga ed una sequenza di esilaranti scene d'azione, finalmente padre e figlio si affrontano faccia a faccia, per un chiarimento:
"Perché sei scappato?"
"Perché hai sempre voluto che diventassi come Franky: io tanto non sarò mai lo squalo che tu speri."
Ed ecco il risolutivo intervento di Oscar, che tocca il cuore del Don:
"Scusate, mi fate capire qual'è il problema? A tuo figlio piacciono le alghe: e allora? Ha per amico un pesce: e allora? Gli piace anche travestirsi da delfino, va bene : e allora? Tutti quanti gli vogliono bene per quello che è: perché tu no?"
Ovviamente il lieto fine è d'obbligo, e il padrino si ravvede:
"Su appinnami! Ti voglio bene Lenny, non mi importa quello che mangi o quello che ti metti!"
Lino non si limita ad accettare il figlio, ma lo accoglie, e stipula un vero e proprio patto di pace con tutti i nuovi amici di Lenny: la famiglia è riunita,  gli squali sono amici dei pesci e tutti vissero felici e contenti: per usare il gergo da "Pesciotto"Branchie sciolte!