martedì 30 maggio 2017

La guerra delle Formiche:"A Bug's Life - Megaminimondo" e "Z la formica" a confronto







Disney e Dreamworks hanno sempre avuto un approccio alla realtà completamente diverso: soprattutto ai suoi esordi, la Dreamworks aveva una visione della vita molto più cinica, senza fronzoli e senza edulcoranti. Shrek è stato un film rivoluzionario da questo punto di vista, poiché grazie alla sua satira dissacrante e irriverente ha creato un nuovo stile, riuscendo ad ironizzare sui temi classici della fiaba in modo fresco e non perentorio: niente prediche per capirci!
Prima di Shrek, i toni della Dreamworks erano molto più cupi, tenebrosi, preferendo una denuncia sociale esplicita al velo ironico della parodia.
Da questo punto di vista, Z la Formica è emblematico: non ho amato molto questo film proprio per i toni cupi, contrapposti nettamente al colore, vitalità e allegria che sprizza sempre dai film Disney- Pixar: la versione Disneyana della vita nel formicaio è rappresentato da   A Bug's life - Megaminimondo, film molto profondo, in cui la trama non è concentrata esclusivamente sul tema della ribellione degli oppressi contro i prevaricatori: si parla  anche di sentimenti, amicizia, di eroi per caso, della serie "Eroi non si nasce, ti incastrano!"
Z la formica è un film esplicitamente politico, in cui si scontrano due categorie sociali ben delineate: i soldati che combattono i nemici e danno ordini ai sottoposti, mentre le operaie obbediscono e scavano tunnel. A causa di una serie di strani eventi, il nostro eroe Z si ritrova al centro di una vera e propria rivolta del  sistema operai-soldati: si tratta di una vera e propria rivoluzione dal basso in un sistema strutturato; la situazione di partenza in A Bug's life 
è completamente diversa: troviamo un formicaio unito e abitudinario, in cui non c'è posto per individualisti e innovatori, che è costretto a combattere degli invasori esterni, le Cavallette: non si tratta di rivoluzionare l'intero sistema sociale, ma di comprendere che il cambiamento è possibile e positivo, specialmente se ci si rende conto che le formiche sono più numerose delle cavallette.
In Z  invece si parla esclusivamente della rivoluzione compiuta dalle formiche operaie, che si scagliano finalmente contro i capi oppressori per poi concludersi nel tradizionale lieto fine tipico della  fiaba russa, analizzato da Propp nella sua Morfologia della fiaba, in cui l'eroe squattrinato sposa la principessa e si ritrova re. Potremo definirlo un film "socialista", che ha il compito di creare nei più piccoli una coscienza sociale, puntando molto sulla consapevolezza di sé che l'individuo può e deve raggiungere.
Anche in A Bug's life troviamo contenuti simili,  ma senza espliciti riferimenti politici, poiché gli oppressori "Vengono, mangiano, se ne vanno"; le Cavallette non rappresentano la struttura del potere, ma la sua aberrazione, un membro esterno alla comunità che con la prepotenza costringe la colonia a pagare un tributo: più che oppressori sociali sembrano dei mafiosi, o dei bulli, se vogliamo vederla con gli occhi di un dodicenne. La formica Flik lascia la colonia in cerca di eroi che possano combattere le cavallette al loro posto, dando vita ad una serie di gag giocate sui malintesi. Convinto di aver ingaggiato gli insetti più tosti e coraggiosi del mondo, Scoprirà troppo tardi di aver portato al villaggio i membri di un circo, degli artisti di strada, dei clown. Alla fine però i "buffoni" ritenuti dal mondo solo dei buoni a nulla riescono a salvare il popolo delle formiche, decidendo di aiutarle quando invece avrebbero potuto scappare. Ma grazie ad una serie di colpi di scena, alla fine la colonia si rende conto che non occorrono dei salvatori esterni, possono difendersi da sole poiché l'unione fa la forza, e le formiche, se vogliono, possono essere più forti delle cavallette.
Anche se entrambi i film parlano di oppressi che si ribellano, i toni sono completamente diversi: Z è forse troppo serio e cupo, ci sono scene "forti", come quella in cui Z recupera la testa di un soldato, che se pur staccata dal corpo può ancora parlare e dire una frase stoica al nostro eroe: "Non fare l'errore che ho fatto io ragazzo. Non fare tutto quello che ti dicono, pensa con la tua testa". Se la scena non fosse drammatica, il fatto che una frase del genere venga detto da uno che ha letteralmente perso la testa potrebbe far sorridere.
Preferisco i toni più leggeri, ironici e scanzonati di A Bug's life
in cui si affrontato tematiche simili e alla portata di tutti, dove unione e amicizia sono più importanti del singolo individuo e della sua auto-affermazione.
E poi non dobbiamo dimenticare che in A Bug's life non c'è solo la morale ricavata dalla consapevolezza di sé che raggiungono le formiche, anzi forse i personaggi migliori sono proprio gli "eroi per caso", che scoprono di avere delle doti inimmaginabili: in particolare tra loro spicca il grosso bruco Heimlich il cui motto, quando le cose vanno male è : "Un giorno le cose andranno meglio, quando diventerò una splendida farfalla": beh, ovviamente alla fine del film la trasformazione avviene, ma non è quella che tutti immaginavamo: resta identico a com'era prima, solo ha un paio di minuscole ali, che non gli consentono nemmeno di sollevarsi in volo, dato il suo peso, senza l'aiuto dei suoi amici.  La verità è che Heimlich non aveva bisogno di diventare bellissimo: era perfetto così com'era: simpatico, adorabile e pronto ad aiutare i suoi amici. Non aveva bisogno di cambiare, di trasformarsi, aveva già tutto quello che gli occorreva per essere felice, in primis i suoi amici, senza il sostegno dei quali nella scena finale non avrebbe potuto "librarsi in volo".
Questa morale, degna de "Il brutto anatroccolo" è dal mio punto di vista la più bella di tutto il film: per quanto mi riguarda, nella guerra delle formiche non c'è storia: A bug's life batte nettamente Z la Formica! Questa partita l'ha vinta la Disney Pixar.