Nella storia del fumetto troviamo le più
svariate categorie di personaggi femminili:Femmes
Fatales , Donne angeliche, ragazze innamorate, povere orfanelle, mogli
petulanti e chi più ne ha più ne metta.
Ma le mie preferite sono senza ombra di
dubbio “le bambine arrabbiate”.
E quando si parla di bambine arrabbiate e
scorbutiche, il primo pensiero va a lei, Lucy Van Pelt, piccola amazzone che come
arma adopera una pungente ironia, e un pizzico di prepotenza.
Umberto Eco scrive di lei : “perfida, sicura di
sé, imprenditrice
a profitto sicuro, pronta a smerciare una sicurezza del tutto fasulla". Il
suo motto è: ”oggi c’è una maniera sola per sopravvivere: calpestare gli altri prima che ti
calpestino”.
Il personaggio di Lucy, è indubbiamente il più irritante :
è una prepotente che esercita il suo potere su succubi ragazzini, in
particolare il fratellino Linus e il povero Charlie Brown; tuttavia, non ho mai
potuto fare a meno di chiedermi: sarebbe risultata altrettanto odiosa se invece
di usare la sua forza di spirito contro i maschietti si fosse scagliata contro
le altre ragazzine del gruppo? ”Lucy sembra impegnata costantemente nella distruzione
morale di tutti i maschietti delle strisce dei Peanuts, , anche del patetico Charlie, che lei si ostina a chiamare testa
rotonda. Quando poi non riesce a spuntarla con l’inganno e la furbizia,
ricorre a grida isteriche e a scenate terrificanti, facendo compiere ai suoi interlocutori veri
salti mortali” (Cit.)
Completamente diversa da Lucy
è il
maschiaccio Piperita Patty, il personaggio femminile dei Peanuts che preferisco in assoluto:
una bimbetta dai capelli arruffati , tutta lentiggini e un grosso naso, che
passa la maggior parte del suo tempo a tirare calci e pugni ai maschietti; è il
capitano di una squadra di baseball “imbattibile”, bravissima nel gioco
del football, che cerca invano di insegnare alla sua amica del cuore, la
secchiona e occhialuta Marcie, sua fan numero
uno,che la vede come un mito e la chiama capo.
Piperita si rifiuta di ammetterlo, ma ha una
cotta per Charlie Brown, evidentissima a
tutti tranne che al diretto interessato, come accade sempre anche nella vita
reale! A peggiorare ulteriormente la situazione, c’è la misteriosa ragazzina
dai capelli rossi, di cui Charlie Brown è pazzamente e pateticamente innamorato, la “bella e impossibile”
che ovviamente non lo corrisponde, fosse solo per il fatto che è a stento
consapevole dell’esistenza di questo sospirante spasimante.
Questa situazione provoca nella povera Patty una grande frustrazione: nelle poche occasioni in cui si
sforza di essere romantica, si trova di fronte un muro, si vede trattata come
un amico maschio nel migliore dei casi, il che la porta ad agire in certi casi
con aggressività, lasciando sempre interdetto l’ingenuo Charlie, che si limita a
commentare l’accaduto con un vago “Sigh!” o al massimo con un commento del tipo
“devo averla fatta grossa stavolta”. Puoi giurarci che l’hai fatta grossa
amico, vorrei potergli gridare!
Patty sa di non essere femminile e attraente, l’amore non
ricambiato le provoca una serie di complessi, in particolare per via del suo
“naso grosso” e per il fatto di essere sempre scambiata per un ragazzo;
tuttavia non cambia la sua personalità né fa nulla per migliorare il suo
aspetto: non tradisce la sua natura per amore o per rientrare nei canoni
estetici che la società impone alle bambine.
Lei è diversa, non è come le altre, tutte
intente nell’arte di piacere e compiacere i ragazzi; al contrario, Piperita non
solo non cambia aspetto e personalità per adeguarsi ai canoni vigenti e
conquistare il beneamato “Ciccio”, ma non perde occasione per e batterlo
a baseball, cosa che accade puntualmente ad ogni partita. Resta fedele a sé stessa e al suo
modo di essere, pur soffrendo, di tanto in tanto, per la sua mancanza di
femminilità e per il suo “naso grosso”.
L’amore, quindi, pare essere il solo punto
debole delle “femministe oltranziste” presenti in questo fumetto.
Persino la terribile Lucy infatti ha un tallone d’Achille :
l’idillio, ovviamente non corrisposto, per il pianista Schroeder: ”Lucy,in un certo senso,
patisce le contraddizioni di tante femministe vittime dell’amore per artisti scostanti e intellettuali ,egocentrici
e maschilisti”(cit) .
In contrapposizione alla figura dell’erede del
matriarcato Lucy Van Pelt, troviamo l’argentina Mafalda, sempre arrabbiata
,che contesta il mondo, i suoi genitori, la miseria, la guerra e l’espansione
demografica. E’ scettica e non crede in nulla , neanche nella buona volontà di
pace degli uomini. Odia il razzismo, l’ipocrisia del potere, la massificazione,
l’eterodirezione e i mass media che la bombardano continuamente.
Diversa sia dalla matriarca tecnologia Lucy che dal
maschiaccio Piperita Patty, Mafalda rappresenta la “donna impegnata”che si
occupa di politica, si preoccupa e si fa carico dei problemi del mondo,
adorabile quando cerca di curare un mappamondo con delle bende perché “c’è
sempre qualcosa che gli fa male”: si preoccupa della sua cultura e vuole
diventare colta per occupare una posizione importante nella storia.
Non si spiega perché la mamma non esca mai di
casa, si arrabbia quando il suo papà non vuole dare risposta alle sue domande
perché è ancora troppo piccola, non capisce perché le donne non possano avere
ruoli dominanti nella storia.
L’elemento fondamentale del personaggio di Mafalda è
la sua ironia dissacrante,completamente diverso dal sense of
humor presente nei Peanuts, quei bambini che parlano e
agiscono come adulti in miniatura, in un mondo in cui dei veri adulti non
c’è traccia, poiché se pure sono presenti, come nelle vignette ambientate
a scuola, non li vediamo né li sentiamo, intuiamo solo la loro presenza dai
discorsi dei bambini.
Invece Mafalda, pur affrontando temi molto
importanti, resta sempre una bambina, dalla mostruosa superiorità intellettuale, ma
pur sempre una bambina, che anche se sola in un mondo che lei non
comprende,riesce a mettere alle strette gli adulti e i loro stereotipi(compreso
quello femminile).
Brano tratto dalla mia tesi di laurea.
Citazioni dal testo di R.Laterza, M.Vinella "Le donne di carta - personaggi femminili nella storia del fumetto" Immagini di "Peanuts"(Shultz) e Mafalda(Quino) dal web
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