In alto la locandina del film.
In basso una scena con Naruto e Hinata
Attenzione: il film non è ancora stato tradotto in Italiano e non è uscito nelle sale cinematografiche italiane - può contenere SPOILER
Stavolta ho deciso di parlarvi di una storia d'amore che mi ha appassionato molto, quella tra due personaggi del Manga di Masashi Kishimoto, Naruto.
il manga, e il rispettivo anime, appartengono alla categoria shōnen ( letteralmente "ragazzo") indirizzato a un pubblico maschile, generalmente dall'età scolare alla maggiore età, che dunque predilige storia in cui regna sovrana l'azione, esaltando l'amicizia e mettendo in secondo piano le vicende amorose, che sono presenti più che altro come momenti comici, in cui il protagonista fa qualche gaffes con la bella di turno e si predilige l'aspetto superficiale al romanticismo, com'è anche giusto che sia in questo tipo di manga/anime.
Tuttavia, sin dalla prima stagione, i fan della saga si sono molto affezionati ai personaggi femminili, scatenando un vero e proprio dibattito su quale sarebbe diventata, alla fine della storia, la fidanzata del protagonista Naruto Uzumaki.
Le "candidate" al ruolo di fidanzata dell'eroe son sempre state due: Sakura Haruno, la ragazza dai capelli color fiore di ciliegio (come ricorda il suo nome, che significa appunto ciliegio), e la bruna Hinata Hyuga dagli occhi argentati, dovuti ad un potere, il Byakugan, ereditado dal clan di appartenenza, di cui è niente meno che la "principessa".
Alla fine del manga, vediamo il nostro eroe Naruto Uzumaki realizzare il suo sogno, diventare Hokage, e cioè capo del villaggio delle Foglia, Konoha, e mettere su famiglia con una delle due ragazze sopra nominate. La scelta cadrà, ovviamente su Hinata, che amava il nostro eroe sin dall'inizio della storia; dico ovviamente perché Sakura non ha mai dimostrato nei confronti del nostro eroe altro che amicizia, mentre il suo cure è sempre appartenuto al migliore amico nonché antagonista dell'eroe, Sasuke Uchiha.
Il film The Last – Naruto the movie, diversamente dagli altri film sull’eroe di Konoha, fa ufficialmente parte della saga di Naruto, collocandosi tra gli ultimi due capitoli del manga, narrandoci le vicende che hanno portato a questo amore, per alcuni inaspettato, per altri sospirato.
La pellicola, molto delicata ma al tempo stesso piena di azione, ha ricevuto accuse di "fanservice", in quanto troppo “sdolcinato” e creato ad hoc per far accontentare i fan della coppia Naruto- Hinata, per spiegare come sia nato questo amore “dal nulla”.
In realtà, le cose non stanno esattamente così: chi sa seguito il manga o l'anime sin dall'inizio ed ha compreso lo stile di Masashi Kishimoto , aveva già compreso da tempo le intenzioni dell'autore e immaginato il finale.
Basta soffermarsi attentamente su quelle che possono sembrare delle piccole sfumature per fare assumere al film un senso diverso e comprendere i veri sentimenti di Naruto, che potevano essere già intuiti sin dalla prima serie, ad esempio quando Naruto fa un solenne giuramento sul sangue di Hinata, colpita gravemente dal suo stesso cugino Neji Hytga, e che trovano l’apice nella serie Naruto Shippuden, quando Konoha viene attaccata dal misterioso Pain ,mietendo numerose vittime tra cui il maestro Kakashi Hatake ed il maestro rospo Fukasako, entrambi molto cari a Naruto. Nonostante la rabbia e il dolore il nostro eroe riesce a mantenersi lucido, eppure perde completamente il controllo quando Pain colpisce Hinata, scatenando il demone Kyuubi che ha dentro sé sin dalla nascita.
Questo fu solo il primo forte segnale rivelatore dei sentimenti che il ragazzo in realtà già covava dentro di sé, magari a livello inconscio, e che culmina col combattimento e la tecnica combinata usata durante la quarta guerra ninja. Tenendo conto di tutti questi elementi già presenti nel manga, la storia narrata nella pellicola risulta coerente con tutta la saga, e dunque è molto più di un semplice “fan service” per accontentare i fan della principessa del Byakugan .
The Last emoziona, coinvolge, appassiona; come nelle altre opere di Kishimoto nulla è lasciato al caso, ogni avvenimento, dal più drammatico al più leggero è strettamente funzionale ai fini della trama e dell’evoluzione dei personaggi, in primis il protagonista, ma anche coprotagonisti come Shikamaru o la stessa Hinata.
La cosa più coinvolgente dal punto di vista emotivo, è la sciarpa rossa confezionata da Hinata, che vorrebbe dichiarare il suo amore, ma non trova il coraggio. La sciarpa è un chiaro riferimento alla leggenda giapponese Akai Ito – Il Filo Rosso del Destino: secondo la tradizione, ogni persona porta, sin dalla nascita, un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega in modo indissolubile alla propria anima gemella.
E sarà proprio grazie a questa sciarpa che Naruto inizierà a vedere le cose in modo diverso e a comprendere sentimenti che covava nel suo cuore, ma di cui non era ancora pienamente consapevole. In che modo? Beh, dovrete guardare il film, non posso svelarvi tutto!
Per concludere, in questo film Masashi Kishimoto, che ha scritto il soggetto originale ed assunto il ruolo di character designer e di supervisore generale alle animazioni, ha voluto ribadire un messaggio ben preciso, che dà senso all’intera opera: Il perdono è necessario per la pace, e a volte bisogna perdonare anche chi non lo merita per un fine più grande, e cioè proteggere le future generazioni.
Sono curioso di vedere come sarà, visto che metterà la parola FINE a tutto il cerchio della vicenda di Naruto
RispondiEliminaIn realtà la serie continua con le nuove generazioni...però è un bel film, ben fatto anche nelle scene d'azione (farà un post più specifico più avanti, magari quando arriverà nei cinema italiani) e spiega tante cose, che erano rimaste "sospese" nell'anime.
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